La Scuola Secondaria di San Martino di Lupari ha organizzato, durante i mesi di aprile e maggio, le giornate
ecologiche per gli alunni delle classi prime. Queste uscite rientrano nell’ambito del progetto Benessere, che
ha tra i suoi obiettivi la valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e,
appunto, alla tutela dell’ambiente per uno sviluppo sostenibile. Queste giornate si sono concretizzate nelle
uscite in paese assieme al signor Stocco Ivo del gruppo “Amici per l’ambiente”. Durante queste
“passeggiate ecologiche-culturali” i ragazzi si sono cimentati nella raccolta dei rifiuti con grande
entusiasmo, dimostrando una sensibilità alle tematiche ambientali superiore alle aspettative. Oltre alla
raccolta, sono state affrontate alcune problematiche riguardanti la siccità, che si manifesta sempre più
frequentemente e si è parlato del risparmio idrico indispensabile per tutelare l'acqua che è sempre più
scarsa, mentre un tempo non molto lontano, San Martino di Lupari era ricco di sorgenti e corsi d'acqua che
ormai sono quasi del tutto scomparsi. Si è poi riflettuto sulla morfologia del territorio, confrontandolo a
com’era 60 anni prima, grazie alla testimonianza diretta del sig. Stocco. Il paese era diviso un tempo dal Rio
Cogitana, che tagliava in due S.Martino nella parte Trevigiana e in quella Padovana. Inoltre le strade attuali
erano rivoli d’acqua, come si può notare dalla pendenza delle stesse.
Per i ragazzi è stato bello anche andare a ritroso nella Storia contemporanea, attraverso gli edifici storici (la
chiesa del Massari con il cimitero adiacente e il campanile), il monumento di piazza XXIX Aprile e il ricordo
di personaggi illustri (casa natale e statua di Giambattista Pasinato). È stato utile inoltre ricordare edifici
come la chiesetta di Santa Maria dei Battuti e l’Hospitale dei Pellegrini, presenti in precedenza in piazza
XXIX Aprile, il Lazzaretto e le prigioni, riflettendo poi sullo stemma del paese impresso nella pavimentazione
davanti al duomo. Infine si è parlato delle attività lavorative che si svolgevano: oltre all' agricoltura, la
coltivazione del riso, della canapa, la bachicoltura, il lavoro nella filanda, le falegnamerie, le segherie… In
questo excursus non poteva mancare un accenno ai Paleoveneti e all’area ecologica Le Motte e Mottarella.
Certamente pulire insieme il territorio e riflettere sulla sua memoria storica è stata occasione per i ragazzi
di crescita in consapevolezza.